Matteo Renzi sull’accordo Israele‑Hamas: “svolta storica”, merito di Trump e Blair. UE esclusa. Il ruolo dell’Italia.
Nel cuore di uno dei conflitti più drammatici degli ultimi decenni, Matteo Renzi parla di “svolta storica” per il Medio Oriente, commentando l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas. In un’intervista a La Repubblica del 10 ottobre 2025, il leader di Italia Viva riconosce i meriti di attori internazionali come Tony Blair e Jared Kushner, sottolineando però la preoccupante marginalità dell’Unione europea nel processo negoziale.

“La vittoria della politica sulla barbarie”
Fin dalle prime battute dell’intervista, Renzi esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta a Sharm el‑Sheikh: «Il percorso sarà ancora lungo e irto di ostacoli, ma quella di Sharm è una svolta storica: se è vero che dobbiamo essere prudenti, non possiamo nemmeno sottovalutare quel che è accaduto. Per me è la vittoria della politica sulla barbarie, della speranza contro il terrore».
Ciò che rende questo accordo diverso dai precedenti tentativi falliti, spiega Renzi, è «uno sforzo politico portato avanti in primis da Blair e Kushner, che hanno convinto Trump a mettere tutto il peso della Casa Bianca su questo accordo».
A questo si aggiunge il ruolo fondamentale del mondo arabo: «Qatar, Turchia ed Egitto sono stati essenziali, mentre Arabia Saudita ed Emirati saranno decisivi per la ricostruzione». Renzi si sbilancia: «Oggi il Medio Oriente sta meglio di dieci anni fa», sottolineando come la sconfitta del fondamentalismo sia avvenuta «da dentro» grazie alla sfida riformista abbracciata da molte leadership arabe.
“L’Europa è stata alla finestra”
Non manca una dura critica all’Unione europea: «È una sveglia per l’Europa che finora è stata alla finestra e deve invece tornare a fare politica, anziché misera burocrazia».
Secondo Renzi, l’accordo — che prevede «la liberazione di tutti gli ostaggi insieme a 1.950 detenuti palestinesi» — è un passaggio epocale, ma solo l’inizio: «È chiaro che è un compromesso», e che dichiarazioni come quelle dell’IDF sul mantenimento del 53% del controllo della Striscia non devono oscurarne l’importanza: «Dopo un’intesa così complicata le scaramucce mediatiche andranno avanti ancora per settimane. Non darei troppo peso a queste dichiarazioni».
Renzi rilancia anche sul fronte italiano: «Se il governo proporrà una missione di pace a Gaza, noi voteremo a favore. I bimbi palestinesi si salvano così, non con l’ideologia».
E chiude con un appello alla sinistra: «Intanto è una sveglia per l’Europa che finora è stata alla finestra e deve invece tornare a fare politica, anziché misera burocrazia. E pure per la sinistra, anche italiana. Bisogna costruire la pace, non inseguire fenomeni populisti che vanno e vengono […] La sinistra deve saper interpretare il ruolo della politica con la P maiuscola».